SOFTAIR

Definito anche con l’accezione di “tiro tattico sportivo”, il soft air è un’attività sportiva basata sulle tecniche militari. L’Air soft non ha solo una funzione ludica ma viene impiegato anche nelle esercitazioni militari, aziendali, ed è connesso alla pratica del problem solving. Si distingue dalle altre attività basate sulla simulazione di azioni belliche, per l’utilizzo delle Air Soft Gun, pallini sferici ad aria compressa. Le partite possono avere molteplici obiettivi e nella maggior parte dei casi, ricostruiscono, quasi alla perfezione, veri e propri scenari bellici. Lo scopo è sempre quello di neutralizzare gli avversari, bersagliandoli con le apposite armi in dotazione, al fine di eliminarli dal gioco. Per motivi di sicurezza è assolutamente obbligatorio per chi gioca indossare gli occhiali protettivi, o meglio ancora, maschere integrali per proteggere tutto il viso. La grande varietà di attrezzatura in commercio consente inoltre l’utilizzo di tute mimetiche, scarponi da montagna o anfibi e di gilet tattici in grado di portare con sé tutto l’equipaggiamento necessario al game. A questa attrezzatura base, i giocatori più esperti, aggiungono ulteriori elementi come binocolo, torcia, bussola o Gps, ma anche radio o orologi e visori notturni, o ancora laser, silenziatori o fumogeni di libera vendita. La peculiarità di questo sport consiste nell’essere basato sulla correttezza e l’onestà del singolo giocatore, in quanto non esiste un metodo oggettivo per dimostrare che l’avversario sia stato realmente colpito. E’, dunque, dovere del giocare che viene bersagliato, alzare la mano e gridare “colpito”, “morto” o “preso”, ed abbandonare l’area di gioco, fino al termine delle azioni dei rimasti in gara. I disonesti sono solitamente apostrofati ironicamente con il termine di Highlander, dal film basato sulle vicende degli scozzesi immortali, ma anche “morti parlanti”, rimprovero dedicato ai giocatori che, nonostante la loro uscita dal game, comunicano con i compagni ancora in gara, circa gli spostamenti del nemico. Le ASG sono repliche più o meno fedeli delle armi leggere, principalmente da guerra, che proiettano pallini sferici a distanze variabili. Quest’ultimi, della dimensione di 6 mm di diametro possono essere composti da materiali plastici, biodegradabili. L’uso di pallini in acciaio o in piombo è severamente vietato in qualsiasi contesto di gioco.
Le partite o combats possono avere obiettivi diversi: si va dal conquistare la bandiera altrui, ad effettuare vere e proprie pattuglie di ricognizione per conquistare obiettivi di diversa natura (bandiere, testimoni, materiali, eccetera) naturalmente "neutralizzando" gli avversari bersagliandoli con le apposite armi giocattolo ed eliminandoli cosi dal gioco. Esistono infinite tipologie di gioco, limitate solo dalla fantasia degli organizzatori, queste sono le più comuni e apprezzate dai softgunners:

Cattura la bandiera,liberazione di un prigioniero,distruzione della squadra avversaria,tutti contro tutti etc etc..

In Italia è presente nei settori sportivi ufficiali di alcuni enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI (es. CSEN, AICS, ASI, ACSI, ASC - Associazioni Sportive Confindustria).Ogni anno si svolgono numerosi tornei e campionati in tutta Italia, e alcuni eventi internazionali. Alcuni di questi tornei possono arrivare alle 42 ore consecutive di gioco.I tornei possono prevedere operazioni atte all'acquisizione di obiettivi (tramite ricognizione o azione di combattimento diretto), alla difesa del territorio nei confronti della/delle fazioni opposte, ad operazioni che simulano o riproducono scenari storici o recentissimi.

La Legge 110 del 1975 contiene le norme integrative della disciplina vigente per il controllo delle armi e la 526 del 1999 l'adeguamento alle norme europee per quanto riguarda i nuovi limiti di classificazione dei dispositivi di tiro di libera vendita, anche il Decreto n. 362 del 9 agosto 2001 disciplina i dispositivi di libera vendita. Inoltre lo staff di Airsoftnews, ha contattato il Catalogo Nazionale Armi (presso il quale si costituisce mensilmente la Commissione Consultiva per il Controllo delle Armi.) che ha confermato quanto segue:

1 - Sopra 1,0 Joule e sotto i 7,5 Joule il dispositivo di tiro è un'arma con limitata capacità offensiva, è di libero acquisto, non deve essere denunciata ma può essere venduta solo in armeria e a maggiorenni. Inoltre detta arma non può sparare a raffica.

2 - Sotto 1,0 J (è il caso delle ASG) il dispositivo può essere venduto in qualsiasi negozio. Non è comunque considerato "giocattolo" e deve seguire un iter burocratico molto simile a quello a cui sono sottoposte le armi vere.

3 - La Commissione valuta l'ASG della quale l'importatore chiede la classifica e, se vi sono i presupposti (potenza inferiore a 1,0 J certificato dal banco di prova di Gardone Val Trompia, e determinanti caratteristiche costruttive che ne impediscano la trasformazione in arma vera), classifica il modello (solo quello, non tutte le ASG) come "non avente attitudine a recare offesa alla persona". Quindi quel modello, importato da chi ha richiesto la classifica, diventa di libera vendita. Tutti gli altri no.